Venezia e Parma tra le ultime imponenti installazioni luminose di Marco Nereo Rotelli in programma nel mese di dicembre e non potrebbe esser altrimenti nell’anno che l’Unesco ha proclamato “anno della luce”.
Marco Nereo Rotelli ha letteralmente onorato l’invito a celebrare la luce, ricordiamo che nel corso dell’anno ha invaso di raggi luminosi lo Slander West Lake a Yangzhou in Cina, oltre a tante altre opere di luce da Merano, a Modena, al Monte Pasubio per il Centenario della Grande Guerra.
L’installazione Venezia: poesia e luce, curata da Stefano Stipitivich e Giovanna Zabotti e voluta dall’Associazione Piazza San Marco, si è accesa il 4 dicembre. Piazza San Marco, Calle Larga XXII Marzo, Campo San Moisè, questi sono i luoghi in cui le parole luminose correranno per calli e campielli per creare una dimensione ulteriore nella bellezza di Venezia che per un mese si trasformerà in una pagina di poesia a cielo aperto.
Con una solo poesia di Mario Luzi, di cui si celebra quest’anno il decennale dalla scomparsa e che il poeta dedicò a Venezia in occasione della 49. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Rotelli crea un quadro urbano. Un evento non solo estetico ma anche profondamente etico se è vero, come deve essere vero, che la bellezza può cambiare, se non salvare, il mondo.
Ed è questo il senso della parola di Luzi: “vita pura, pura persistenza della vita”. La parola trasformata in luce abita la città, si intarsia con le architetture, le decora e le rende comunicanti, i palazzi tra loro si parlano, diventano vasi comunicanti, silos di luce per aprire la mente alla meraviglia, per guardare il mondo con occhi nuovi.