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Le “Gallerie poetiche” a Valli del Pasubio

Il 18 settembre 2016 il Comune di Valli del Pasubio celebra il Centenario della Grande Guerra inaugurando due progetti di grande impatto visivo e intensità culturale: il “Ponte tibetano” a cura dell’Architetto Carlo Costa e le “Gallerie poetiche” ideate dall’artista Marco Nereo Rotelli con nove grandi poeti dai paesi che furono coinvolti nel conflitto mondiale.

Architetto ed artista sono anche i curatori degli eventi collaterali: le letture poetiche in galleria e al Rifugio Papa e la piéce teatrale “Il suono Lontano” con Peppe Servillo in prima nazionale nel Duomo del piccolo paese.
Durante lo spettacolo finale Servillo declamerà le lettere dei soldati in guerra mentre Marco Nereo Rotelli, accompagnato da Pietro Verardo, si esibirà in una perfomance dal vivo alla “macchina intonarumori” di Luigi Russolo distribuendo al pubblico pergamene in carta riciclata che riportano le parole lette dall’attore: un modo per ricordare che nulla scompare e che queste stesse lettere, come la carta riciclata che “rinasce”, insegnano il rispetto per ciò che sembra perduto.
Un progetto questo, sull’etica della materia, ampiamente sostenuto da Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e riciclo di carta e cartone.

L’intonarumori, macchina musicale futurista in grado di modulare un rumore, per riprodurre la grande varietà di suoni della città e delle macchine della vita moderna, sono state ricostruite a partire dagli anni ‘70 da Pietro Verardo dai documenti originali di Luigi Russolo su indicazione dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia dopo che gli originali furono distrutti dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Il Sindaco Armando Cunegato promotore della manifestazione nel presentarla ha ricordato che nel difficile e tragico periodo che stiamo vivendo non possiamo e non dobbiamo perder la fiducia nell’uomo e la necessità di bene e rispetto verso l’altro.

In questo senso anche le manifestazioni sul Pasubio vogliono essere un contributo e un messaggio di pace, la visione che dopo la catastrofe è possibile l’epistrofe. Un’espressione di Dostoevskij ci invita a riflettere: “L’umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non potrebbe più vivere, perché non c’è più nulla da fare al mondo”. La bellezza, l’etica e la cultura come dignità sono le fondamenta di questi progetti realizzati nell’ambito del progetto Va.Po.Re. dall’Architetto Carlo Costa.

Questo il senso del ponte di corde, una struttura pedonale che permetterà di superare la frana sulla Strada del Re, poco dopo l’Ossario di colle Bellavista e renderà di nuovo percorribile il cosiddetto “anello di Campogrosso”, inagibile dal 2008. Il ponte sospeso, costituito da corde d’acciaio, avrà una campata unica di oltre 100 metri e si eleverà per oltre 30 metri: luogo dello stupore e del pensiero.

L’opera di Rotelli che illuminerà di poesia le gallerie n.16, n.17 e n.34 si gioca sul messaggio dei poeti:

  • Yves Bonnefoy, Francia
  • Yang Lian, Cina/Germania
  • Friederike Mayröcker, Austria
  • Fiona Sampson, Inghilterra
  • Aleš Šteger, Slovenia
  • Ana Blandiana Romania
  • Roberto Mussapi, Italia
  • Tomaso Kemeny, Italia/Ungheria
  • Kwame Dawes, US

Affiancate ai loro versi saranno riportate alcune incisive frasi estratte dal diario del Comandante Corrado Picone, uno dei principali artefici della realizzazione della Strada: la sua relazione tecnica per il comando del Genio, assieme agli appunti e ai ricordi personali, costituiscono la guida principale alla conoscenza delle caratteristiche della realizzazione.

Scrisse Charles Baudelaire che compito del poeta è trasformare il grido stridente in una canzone. In queste gallerie che durante la guerra erano illuminati per schiarire la strada ai soldati armati i poeti sono “chiamati alle arti”: donare un verso di luce laddove vi fu una linea di combattimento.

A Forte Maso, ex Fortezza militare difensiva ai piedi del Pasubio, è prevista la proiezione del docufilm “La Linea del Pasubio”, di Matteo Raffaelli con Peppe Servillo, prodotto da Art Project con il Comune di Valli del Pasubio e oggi distribuito da Istituto Luce. Più che un film è un racconto dei luoghi simbolo di una delle più aspre battaglie del fronte tridentino. Nella narrazione trovano spazio le opere di Marco Nereo Rotelli e le letture di Servillo, che ripercorrendo la strada delle 52 gallerie, dà voce ai pensieri dei soldati che dal fronte scrivevano a casa. Alla proiezione saranno presenti l’attore e il regista.

L’evento si inserisce nel progetto di Valorizzazione del patrimonio storico, paesaggistico, culturale, turistico ed escursionistico delle aree montane di Recoaro Terme, Valli del Pasubio e Posina, a cura dell’architetto Carlo Costa.

Scopri il programma sul sito ViaPasubio.it

Marco Nereo Rotelli
Via Quintiliano, 24
20138 Milano

info@marconereorotelli.it


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artprojectArt Project nasce nel 2000 come gruppo di lavoro e di ricerca dall’incontro di artisti provenienti da ambiti disciplinari differenti quali arte, poesia, teatro, musica.